La frase migliore è quella detta a caldo da Dan Gilbert, presidente dei Cleveland Cavaliers, ex squadra del Prescelto: «I Mavs non si sono MAI fermati e ora l'intera franchigia conquista l'anello. Una vecchia lezione per tutti: non ci sono SCORCIATOIE».
Dallas sembrava a pezzi dopo la clamorosa sconfitta alle Finals del 2006 e proprio contro Miami del duo Wade e Shaquille. Invece l'anno successivo furono la franchigia con il miglior record nella regular season e vinsero il titolo MVP con il tedesco di Wurzburg. Si prospettava una cavalcata vincente verso le finali ed invece clamorosamente Dallas fu sconfitta dagli gnomi di Golden State al primo turno.
Si pensava che il ciclo dei Mavs fosse finito ed invece la squadra ha continuato a collezionare ottime regular season e pessime prestazione ai play offs, pessime fino a quest'anno, quando con un tedesco in formato Bird e un supporting cast all'altezza, ma era all'altezza anche anni fa, spazza via sia i Lakers, sia gli emergenti Oklahoma, ma soprattutto i Miami dei Big Three.
Ha ragione Dan Gilbert, Lebron doveva capire che non c'erano scorciatoie. Se fosse rimasto a Cleveland sarebbe stato venerato come un Dio, ha fatto una "Decision" ed è nuovamente un campione senza anello.
Aspettiamo la processione di Sant'Antonio, anche se il tempo minaccia pioggia.
